La prevenzione degli infortuni alla spalla nello sport
Nel predire un infortunio negli atleti bisogna mettere insieme fattori interni ed esterni (discinesie, forza, retrazioni muscolari, range di escursione articolare, carico di allenamento e poi fattori psicologici, e climatici). Non siamo perciò in grado di prevenire gli infortuni ma solo ridurre il rischio.
Quando si pratica uno sport bisogna mettere in preventivo il rischio che si può subire un infortunio.
Nel ridurre il profilo di rischio di un atleta dobbiamo osservare diversi aspetti, alcuni contano più di altri, partire dalla base della piramide:
- Profilo psicologico. L’atleta ha molta paura? È ansioso e teme di farsi male? Soffre di depressione? Nel suo quotidiano ci sono situazioni di stress o di tensione? È un tipo spericolato, distratto, presuntuoso, egocentrico e ritiene di poter fare qualsiasi cosa, si ritiene invincibile, troppo sicuro di se? Dobbiamo essere anche educatori, consiglieri.
- Gestione del carico. Fare troppo, troppo presto e troppo velocemente (sovraccarico) è un modo per aumentare il rischio di infortunio. Senza un adeguato tempo di recupero e una gestione del carico il rischio aumenta. Tuttavia ci sono atleti dotati di grandi possibilità fisiche, quindi la gestione del carico deve tenere conto di molteplici fattori e usare un approccio personalizzato. Uno dei fattori più importanti sul carico è l’età, se un atleta pratica da 10 anni lo stesso sport, ha sviluppato resistenza e robustezza è potrà superare meglio un carico di allenamento pesante. La forza protegge dai traumi e quindi svilupparla è importante, l’allenamento fisico è importante (ripetitività, essere capaci di svolgere un gesto in modo corretto e ottimale), come l’allenamento mentale (visualizzazione). Solo dopo aver valutato questi due fattori ci si può occupare delle eventuali discinesie. È stato dimostrato comunque che un aumento del 20% del carico settimanale, associato a discinesia e diminuzione della escursione, il rischio di infortunio aumenta. Mentre senza discinesia e migliore escursione sono in grado di tollerare l’aumento del carico settimanale. Tuttavia un superamento del 60%, indipendentemente da discinesie e escursione limitata, in tutti il rischio aumenta.
- Flessibilità muscolare. Bisogna certo avere un raggio di escursione sufficiente, ma questo non ha un impatto così rilevante sulla prevenzione del rischio di infortunio.
- Abilità di movimento
- Flessibilità
- Sistema fasciale
- …
Per quanto riguarda gli esercizi di stabilizzazione delle scapole (rinforzo del trapezio inferiore, postura e controllo scapolare, …): aiutano a prevenire infortuni e/o a diminuire il dolore di spalla? Certamente aiutano, ma solo se li paragoniamo a non fare nulla, ma se li paragoniamo con altri tipi di esercizi (generici), quelli per la stabilizzazione risultano non essere d’aiuto. La ginnastica aiuta le persone con patologie dolorose e con discinesie, ma forse non attraverso i meccanismi che immaginiamo (rinforzo trapezio inferiore o dentato anteriore, allungare il piccolo pettorale), possono entrare altri fattori (esercizi nuovi, psicologia, …). Gli esercizi di stabilizzazione sono uno strumento, ma non l’unico. Esercizi nuovi e generici vanno bene.
‘’Centri della Spalla’’
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