Scapola alata o scapola risalita, sono davvero un problema?
Non sempre una scapola alata o risalita risulta essere un problema del ritmo della principale articolazione della spalla. Solitamente, il ritmo, ovvero il pattern o schema di movimento tra omero e scapola corrisponde a 2:1 o 3:2, ovvero ogni 2° (o 3°) di movimento dell’omero corrisponde 1° (o 2°) della scapola. Questo avviene per permettere alla testa dell’omero di rimanere centrata sulla cavità della scapola (cavità glenoidea) durante i movimenti. Si parla allora di discinesia scapolare.
Ma alcune condizioni influenzano questo pattern:
- negli uomini si notano rapporti più alti
- i bambini hanno rapporti più alti
- l’arto dominante tende ad avere un rapporto inferiore rispetto al controlaterale
- chi esegue movimenti bilaterali ha un rapporto superiore
- i movimenti di flessione hanno un rapporto più elevato
- più è veloce il movimento, più il rapporto è variabile
- in un movimento passivo i rapporti arrivano fino a 8:1, se eseguiti controresistenza 3:1
- tipo di attività sportiva
- il rapporto aumenta in chi è affaticato
- in presenza di dolore alla spalla si può assistere sia ad un aumento che ad una diminuzione
Quindi, quando si nota una scapola alata o risalita, non classifichiamola subito come una disfunzione. Il metodo Fisiotecnik®, nella fase di valutazione, prevede una accurata indagine su tutti questi aspetti. Questo ci permette di affrontare un problema alla spalla nella più corretta direzione.
I ‘‘Centri della Spalla’’
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